Mappatura
Mappatura delle pratiche presepiali sul territorio nazionale tra patrimonio culturale demoetnoantropologico e immateriale.
La presente iniziativa si configura come collaborazione tra l’Associazione nazionale Città dei Presepi, interessata a valorizzare e promuovere le realtà presepiali presenti su tutto il territorio italiano, e l’Istituto Centrale per il Patrimonio Immateriale che a questa si affianca al fine supportare e orientare le attività di mappatura e rilevamento attraverso l’approfondimento di specifici criteri tecnico-scientifici, coerenti al suo mandato istituzionale.
Trattandosi di una pratica diffusa su tutto il territorio nazionale, si è ritenuto fondamentale passare per il coinvolgimento delle Soprintendenze, sia in quanto istituti di diretto riferimento per l’ICPI, sia per le conoscenze che queste sono in grado di esprimere in relazione ai propri territori di competenza.
A tal fine è stata strutturata una scheda, gestibile sia da rilevatori specializzati che da soggetti provenienti da altri contesti, che tenta di tener conto dei molteplici orientamenti e prospettive disciplinari, pur mantenendo come focus principale quello della documentazione degli aspetti legati al patrimonio etnoantropologico e immateriale.
Nello specifico, l’indagine si propone di documentare la pratica presepiale attraverso la raccolta di dati quantitativi, come il numero, la distribuzione geografica, la tipologia, e qualitativi, come l’utilizzo di specifici materiali, tecniche costruttive e saperi tradizionali, il riferimento a elementi del contesto locale o internazionale, il coinvolgimento della comunità di riferimento, la filiera delle competenze, la loro trasmissione generazionale e la riformulazione creativa, a testimonianza della vitalità della pratica.
Per raggiungere tale obiettivo è indispensabile la collaborazione dei realizzatori a vario titolo (artigiani, artisti, associazioni, figuranti) e la disponibilità alla condivisione delle proprie esperienze dirette, delle storie locali e delle conoscenze relative a questa pratica per poter restituire la varietà che la caratterizza. La pratica presepiale, utilizzando una grammatica universale, esprime infatti nei diversi contesti locali configurazioni uniche dialogando con gli specifici contesti culturali che li hanno prodotti.