- 2021

Giornata Nazionale del Paesaggio 2021 - Masserie Località Casale, Paternopoli (AV)

giornata paesaggio 2021 progetto masseria casale

La masseria, risalente probabilmente all’inizio del ‘900, è ubicata ad ovest dell’attuale agglomerato urbano, nella contrada Casale, area del territorio comunale in cui si fanno risalire i primi villaggi pre-romani, a seguito di ritrovamenti archeologici risalenti al IV-III sec. a.C. Il contesto di riferimento è ancora oggi di tipo prevalentemente agricolo, infatti attorno alla masseria si distendono grandi appezzamenti di vigneti di aglianico, oggi fonte di economia per il comune di Paternopoli, e altrettanti piccoli campi privati per la coltivazione dei prodotti di stagione. 

La masseria si caratterizza per la sua semplicità geometrica, a pianta rettangolare, si sviluppa su due livelli, con il fronte sud-ovest cieco prospiciente la strada comunale. L’ingresso al piano terra, una volta adibito a residenza e oggi a ricovero di animali, avveniva sul lato nord-ovest, mediante due grandi arcate oggi chiuse, e sul fronte sud-est mediante un portone di dimensioni minori. Quest’ultimo risulta quello attualmente utilizzato per l’ingresso all’ambiente unico del piano terra, intonacato a calce forse per ragioni di igiene a fronte dell’uso che se ne fa oggigiorno e con solaio a vista realizzato mediante putrelle in ferro e laterizi. 

L’ingresso al piano primo, il piano nobile di un tempo, avviene esclusivamente mediante una scala esterna, posta sul fronte nord-est, anch’essa in pietra faccia vista come il parapetto e il paramento della masseria stessa. Il piano superiore si divide in 3 ambienti, il primo dei quali, quello d’ingresso, ancora oggi conserva un antico forno e un camino in mattoni faccia vista. Il solaio piano è realizzato con tavolato in legno e travicelli di sostegno anch’essi a vista. Da questo solaio si accede poi al sottotetto, mediante una botola, da cui è possibile vedere la struttura lignea delle capriate per il sostegno del tetto a due falde, con manto di copertura in coppi e sottocoppi di argilla, e una fila di romanella. 

Il paramento murario, in condizioni discrete, lascia in evidenza l’intera tessitura muraria, realizzata con blocchi di pietra calcarea abbastanza regolari ed inserti di scaglie di mattoni, laterizi e coppi di recupero. Sono visibili anche le piattabande: al piano terra realizzate con blocchi di pietra disposti ad arco a raso con la muratura, mentre quelle del piano superiore sono in legno. Si distinguono anche le cornici delle aperture: quelle del piano terra sono in pietra bianca che incorniciano tutti e 4 i lati dell’apertura, quelle del piano primo invece, hanno il davanzale in pietra bianca. Altri elementi caratteristici visibili sono l’elemento in pietra semicircolare, a cui venivano legati gli animali da soma, disposto sotto l’apertura al piano terra sul fronte sud.

giornata paesaggio 2021 progetto masseria casale 4


Giornata Nazionale del Paesaggio 2021 - Masserie Ponterotto, Mirabella Eclano (AV)

giornata paesaggio 2021 progetto masseria ponterotto

La masseria, risalente probabilmente al XIX secolo, è ubicata in aperta campagna, lontana dall’abitato, in prossimità dell’autostrada Napoli-Canosa e al confine tra il comune di Mirabella Eclano e quello di Bonito; presenta due piani fuori terra, di altezza totale di circa 13 metri, ed ha una forma complessa: iI corpo principale è di forma rettangolare e si sviluppa prevalentemente in lunghezza, ad eccezione della torre colombaia sul lato destro; i corpi secondari si sviluppano nella parte retrostante dell’edificio principale e si presentano come un insieme di strutture rettangolari aggregate tra loro.

Osservando l’interno della masseria è possibile intravedere i solai con travi e tavolato in legno ed è possibile comprendere che i locali al piano terra erano adibiti a deposito degli attrezzi e usi agricoli, mentre i locali al piano superiore, probabilmente, erano ad uso abitativo dei proprietari del fondo. Tutti gli edifici del complesso hanno tetti lignei a doppia falda in pessimo stato di conservazione con crolli dei coppi di copertura in alcune parti. La struttura della masseria è in muratura di blocchi di pietra calcarea, con una tessitura per lo più irregolare e malta comune. In alcune zone sono presenti scaglie e ricorsi di mattoni. Le pareti esterne presentano fenomeni di degrado con visibile distacco di intonaco. La facciata principale presenta, al centro, una scala lapidea ad un’unica rampa per l’accesso al piano superiore. Una seconda scala in marmo, probabilmente di servizio, è ubicata sul lato destro della masseria, ed è coperta da una tettoia.

Il piano terra e il primo piano sono collegati solo esternamente. Sono presenti altre due scale, una in marmo, l’altra lapidea, sempre ad unica rampa, a servizio dei blocchi secondari dell’edificio. Nella zona posteriore del complesso sono visibili chiari interventi di epoca moderna, come la chiusura di alcune aperture con blocchi forati di laterizi.

E’ visibile, sulle murature della torre colombaia, elemento dell’intero complesso meglio conservato, un intervento strutturale volto ad applicare un’azione di contenimento delle pareti attraverso l’uso di catene, tiranti metallici. Questi elementi vengono utilizzati in caso di carenza o assenza di connessioni strutturali. I tiranti sono realizzati con elementi metallici monodimensionali, ad esempio con barre longitudinali. Essi vengono posti in opera con un leggero stato di trazione, applicando così, per mezzo di elementi di ancoraggio, capochiave, un’azione di contenimento localizzata sulle pareti murarie. L’edificio si trova attualmente in cattivo stato di conservazione e forte degrado.

giornata paesaggio 2021 progetto masseria ponterotto 4


Giornata Nazionale del Paesaggio 2021 - Masseria di Contrada "Travagliuso” o Malanga - Conza della Campania (AV)

giornata paesaggio 2021 progetto masseria travagliuso 6

La masseria, detta storicamente masseria Pinto, fu fatta costruire nel primo ventennio del XIX secolo e ultimata nel 1825, come testimoniato dall’epigrafe in facciata, per volontà del notaio Don Pinto di Pescopagano, proprietario dell’immobile, per sé e per la sua famiglia. La masseria era
utilizzata sia come casa rurale di vacanza da parte della famiglia Pinto, sia per essere usata dai coloni, che si susseguirono nel tempo, per i periodi di raccolta dei terreni e campi a essa annessi. Si ha memoria di un tale Donato che fu primo colono e fattore della masseria, poi fu lasciata in eredità alla famiglia Pinto. Non si hanno notizie certe dei proprietari della masseria fino all’incirca al 1935, quando divenne proprietà, come lo è attualmente, della famiglia Malanga, i quali erano tutti coltivatori diretti. Storicamente al piano terra era ubicata la cucina, come testimoniato dalla presenza di maioliche e dalla fornacella, e il granaio. Al primo piano, accessibile tramite una scala in legno, ora crollata, era ubicata la zona notte e le camere da letto. Nella parte posteriore della masseria, non visibile al fronte strada, è presente una pertinenza, in aggiunta al corpo principale della masseria, che veniva utilizzata come ricovero di animali, fino al sisma dell’80. Attualmente la masseria non è utilizzata ed è in stato di degrado. La tipologia è un edificio isolato compatto su due piani e con la presenza di torre colombaia in muratura. Presenta una geometria regolare e simmetrica nella facciata mentre il corpo centrale è leggermente aggettante.
In pianta si presenta compatta. Le murature sono caratterizzate da blocchi di pietra a conci squadrati di dimensioni variabile tra i 30 e 40 cm fino a piccoli pezzi con tessitura regolare con scaglie e ricorsi di mattoni. Si notano negli architravi dei portali e sono presenti nella muratura del corpo centrale nella parte posteriore della masseria, dove è visibile anche una porta murata in mattoni. Si ipotizza come testimoniato dagli attuali proprietari che fu realizzata per un ampliamento successivo mai concretizzato. Diversi sono gli elementi decorativi: le lavorazioni in ferro battuto, il portale in pietra nel prospetto principale e le maioliche presenti nell’ingresso del piano terra. Il solaio del piano terra del corpo centrale si presenta in voltine di laterizio e presenta delle putrelle in ferro, che si ipotizzano successive alla costruzione della masseria.
Il locale al piano terra nella parte destra della masseria presenta un solaio in legno a falda che poggi su elementi strutturali in archi di pietra. La masseria attualmente è vincolata come bene di interesse culturale - Soprintendenza di Salerno e Avellino.

Giornata Nazionale del Paesaggio 2021 "Paesaggi terrazzati"

giornata paesaggio 2021 paesaggi terrazzati

Il paesaggio terrazzato deriva dall’opera storica dell’uomo in perfetta armonia con la natura, generando scenari di spettacolare bellezza e produttività sui versanti montani e collinari. Il paesaggio terrazzato della Costiera Amalfitana in provincia di Salerno ne è un esempio di eccezionale valore, riconosciuto nella Lista mondiale dei paesaggi culturali UNESCO e dal MIPAAF come Paesaggio rurale storico

In tutta Italia l’associazione ITLA (International Terraced Landscape Alliance – sezione italiana) promuove la cura e la tutela del paesaggio terrazzato. Credere nel futuro delle terre terrazzate significa prendersi a cuore la loro vitalità, ossia credere nel significato contemporaneo delle loro qualità formali e simboliche, nel loro essere modelli esemplari di gestione integrata e sostenibile del territorio, nell’importanza di capacità e saperi custoditi nel tempo dalle genti di queste terre

Il paesaggio terrazzato oggi è un paesaggio fragile, a causa dell’abbandono delle attività agricole tradizionali, causando pericolosi processi di dissesto idrogeologico in varie zone d’Italia. I caratteristici muretti in pietra a secco sono soggetti ad interventi impropri con ricostruzioni in malta e cemento, avendo perduto per lo più il sapere costruttivo tradizionale. Per tutelare e promuovere queste conoscenze ancora oggi fondamentali per la gestione sapiente del paesaggio, l’Arte della costruzione in pietra a secco è stata riconosciuta nella Lista del patrimonio intangibile UNESCO. 

Dal recupero dei terreni terrazzati in Costiera Amalfitana con il Pomodoro Re Fiascone, realizzato dalla startup innovativa Effetto Costiera, ad Adotta un Terrazzamento a Valstagna, in Veneto, con percorsi di arte in natura e un progetto di economia circolare premiato come best practice a livello europeo, il paesaggio terrazzato sta riprendendo un ruolo centrale in chiave contemporanea per la gestione sostenibile dei versanti e la conservazione di un immenso patrimonio di bellezza, saperi e identità.

giornata paesaggio 2021 paesaggi terrazzati 3