Area archeologica dell'anfiteatro romano di Avella (AV)

L’anfiteatro è il monumento archeologico più imponente della città di Avella. Ubicato a circa 300 metri fuori dall’attuale abitato della città, si raggiunge partendo da piazza Municipio e percorrendo quello che, in antico, era il decumano maggiore, ovvero l’attuale corso Vittorio Emanuele.

L’immagine dell’edificio compare su una base di epoca antonina attualmente conservata in Piazza Municipio, in cui coloni et incolae celebrano L. Ignatio Invento per aver organizzato a sue spese i giochi gladiatori (CIL X, 1, 1211).

Lo schema della base presenta una cavea con tre ordini: l’"ima cavea”, la “media cavea” e la “summa cavea”. Allo stato attuale, della summa cavea rimangono solamente poche tracce sui lati sud ed est, mentre la cavea si presenta divisa in tre settori: moeniana, divisi da corridoi di appoggio in senso orizzontale; praecintiones e baltei, questi ultimi muri di divisione in senso verticale.

Realizzato tra il I ed il II secolo d.C. nell’attuale località S. Pietro, al posto delle abitazioni distrutte durante la guerra tra Mario e Silla, esso misura m. 110 lungo l’asse maggiore e m. 80 lungo quello minore ed è appoggiato all’angolo sud-est delle mura. Nonostante il suo asse maggiore sia orientato in senso obliquo rispetto all’impianto ortogonale della città, si inscrive comunque in modo organico nella maglia urbana occupando, all'interno delle fortificazioni, l'area definita dall'incrocio tra il decumano inferiore e il cardo ipotizzato sull'allineamento della strada attuale di accesso dell'anfiteatro.


ANFITEATRO AVELLA UBICAZIONE

Ubicazione dell'Anfiteatro rispetto al reticolo urbano


Per la costruzione dell'anfiteatro si è sfruttato, accentuandolo artificialmente, il naturale dislivello esistente in senso nord-sud, tanto che soltanto nel settore sud-occidentale è stato necessario procedere alla realizzazione di sostruzioni destinate a reggere la media e summa cavea.

L’anfiteatro di Avella fu costruito in opus reticolatum di tufo in parte appoggiato all’angolo sud-est delle mura perimetrali della antica città, in parte ad un pendio naturale ed in parte, lungo il lato sud, a grosse costruzioni a volta.

Rilevante è la somiglianza tra l'anfiteatro avellano e quello leggermente più antico di Pompei, sia dal punto di vista dell'ubicazione (angolo sud-orientale della città), sia dal punto di vista costruttivo (rapporto con la cinta di fortificazione). Analogie stringenti sono anche riscontrabili con l'anfiteatro di Nola, come quello di Avella in opera reticolata; anche in questo caso il monumento, costruito dopo la deduzione della colonia in età sillana, si appoggia alle fortificazioni, ma è localizzato nell'angolo nord-occidentale della città.

Avella - Anfiteatro 1

Veduta dell'Anfiteatro

Avella - Anfiteatro 2   

Veduta aerea dell'Anfiteatro


Una particolarità del monumento avellano è legata alla totale assenza di ambienti sotterranei e cunicoli presenti, invece, in altri anfiteatri più recenti come, per esempio, il Colosseo o l’anfiteatro Flavio di Pozzuoli.

Non prevedendo questi passaggi sotterranei, l'arena è raggiungibile attraverso tre vomitoria, di cui due posti all'estremità dell'asse maggiore, il terzo a metà del settore settentrionale della cavea.

  Avella - Anfiteatro 3

Vomitorio di accesso all'arena

Il sito è generalmente chiuso ed è visitabile su prenotazione o in occasione di particolari manifestazioni.

Per informazioni e prenotazioni:

081/8251044 (ufficio archeologico); 081/8259320 (Ufficio SIAT Comune); +39 380 430 9703
infosiatavella@gmail.com