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Sala Conferenza - Palazzo Ruggi D'Aragona, Salerno - Cerimonia di premiazione VI concorso di idee "L'ecomuseo. Il futuro della memoria" / Giovedì 25 maggio 2017



ecomuseo 2017



Giovedì 25 maggio 2017 alle ore 9.00, a Salerno, presso la Sala conferenze della Soprintendenza Archeologia belle arti e paesaggio per le province di Salerno e Avellino, si è tenuta la cerimonia di premiazione delle scuole di Salerno e di Avellino che hanno preso parte al VI Concorso di idee L’Ecomuseo.Il futuro della memoria, articolato in cinque sezioni: Individuazione di percorsi ecomuseali e realizzazione di mappe di comunità; Patrimoni da osservare/Inventari partecipati; EcoClick; EcoVisual; Ecoletteratura/ecopoesia.

Il progetto, curato dal Servizio educativo della Soprintendenza ABAP di Salerno e Avellino e diffuso in rete regionale in collaborazione con la Soprintendenza ABAP per le province di Caserta e Benevento, intende promuovere nelle nuove generazioni atteggiamenti virtuosi di cittadinanza attiva e di tutela partecipata del patrimonio culturale e paesaggistico del territorio.


ecomuseo 2017



I giovani concorrenti, dalla scuola primaria ai licei, hanno aderito con entusiasmo all’invito ad attivarsi in prima persona e guidati dai loro insegnanti, con il costante supporto del Servizio educativo della Soprintendenza di Salerno, si sono cimentati in un monitoraggio attento delle peculiarità identitarie delle proprie comunità di appartenenza, ricercando notizie storiche, tradizioni, usi e costumi anche dimenticati, effettuando sopralluoghi in luoghi non conosciuti o visitando con nuovi occhi luoghi noti, intervistando gli anziani del paese e i grandi di casa.

Poi piccoli e grandi hanno affrontato il momento della rielaborazione creativa delle ricerche dando vita a colorate mappe di comunità, réportage fotografici e audiovisivi, poesie in cui, in maniera critica e attenta, non si sono limitati ad osservare lo stato di degrado in cui versano realtà paesaggistiche e monumentali del territorio, ma hanno proposto nuovi percorsi di visita e soluzioni di arredo urbano rispondenti alle attuali esigenze di vivibilità dei centri storici.

Una documentazione importante, ricca, implementabile nel tempo, un ecomuseo creato dai ragazzi per condividere quanto appreso, denunciare situazioni di degrado, proporre soluzioni di sviluppo economico e culturale in linea con l’eredità del passato, per dare futuro alla memoria.

A condurre la manifestazione, insieme al Responsabile del Servizio educativo dott.ssa Anna De Martino, sono giovani esperte in beni culturali del Centro Turistico Giovanile Noukria di Nocera Inferiore, attivamente impegnate nella conduzione delle attività di educazione al patrimonio rivolte alle scuole di ogni ordine e grado.


Salerno, Salone Fondazione Ebris - Un Patrimonio culturale della città Il Teatrogruppo di Salerno 1968-1978, 10 anni di ricerca /12 luglio 2017

teatro gruppo salerno 2017

a cura della dott.ssa Rosa Carafa

La Soprintendenza ABAP di Salerno e Avellino, nell'ambito delle attività afferenti del settore Demoetnoantropologico e nel quadro delle iniziative previste dalla Convenzione Unesco del 2003 Salvaguardia del Patrimonio culturale ed immateriale, ha deciso di conferire al Teatrogruppo di Salerno il riconoscimento di Patrimonio Culturale della Città.

L'evento dal titolo Un Patrimonio culturale della città: Il Teatrogruppo di Salerno 1968-1978 ha avuto l’adesione ed il patrocinio del Comune di Salerno e della Fondazione Ebris che ha reso possibile l'iniziativa, in quanto ha concesso a titolo gratuito gli spazi dell'ex Convento di San Nicola della Palma.

Tra la fine degli anni '60 e per buona parte del decennio successivo, il Teatrogruppo svolse una vasta attività culturale che ottenne significativi riconoscimenti nazionali e internazionali.

In quel contesto cittadino animato da un vivissimo fermento culturale, in cui tra l'altro era forte il dialogo dell'Università con la città, si svolsero quattro edizioni della Rassegna Internazionale di Teatro Nuove Tendenze, e a dirigere quelle rassegne furono chiamati elementi di spicco nel panorama culturale italiano: Giuseppe Bartolucci, Filiberto Menna e Achille Mango.

Proprio in quegli anni il Teatrogruppo si mosse tra sperimentazione teatrale, ripresa critica delle esperienze nazionali di folk revival, ricerca sul campo dei patrimoni di musica popolare in aree geografiche quali il Cilento, l’Agro Nocerino-Sarnese e l’Irpinia delineando un campo d’indagine e sperimentazione tra musica, teatro e fotografia. Il teatro di ricerca, il teatro di strada, il teatro di animazione con i bambini, gli spettacoli e le produzioni musicali come i due LP, con lo straordinario contributo grafico e vocale di Gelsomino D’Ambrosio sulla musica popolare della Provincia di Salerno e Avellino, sono stati gli aspetti più significativi del Teatrogruppo di Salerno.

Pur chiusa l'esperienza alla fine degli anni '70, il Teatrogruppo ha lasciato memoria di sé non solo entro i termini di una ricostruzione storica della vita culturale della città, ma anche in filoni di ricerca e approfondimento portati avanti negli anni successivi da alcuni dei suoi membri, come da altri gruppi e attività che si richiamarono alle sue esperienze.

Sono intervenuti:

Francesca Casule: Soprintendente della SABAP di Salerno e Avellino

Vincenzo Napoli: Sindaco di Salerno

Giulio Corrivetti della Fondazione Ebris con interventi di Paolo Apolito, Rosa Carafa, Franco Tozza, Giustina Laurenzi e la partecipazione musicale del Teatrogruppo, Tonino Esposito, costruttore e suonatore di Tamorre-area metropolitana di Napoli- e la Zampogna Daltrocanto di Salerno



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Polla (SA) - Convegno L'Arte di far suonare il legno / 21 ottobre 2017



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con la partecipazione della dott.ssa Rosa Carafa

Partecipazione al Convegno L'Arte di far suonare il legno organizzato dall’Associazione culturale Giuseppe Sacco ed il Gruppo Folclorico Tanager 1930 con il Patrocinio del Comune di Polla. Al convegno erano presenti il sindaco di Polla Rocco Giuliano,il sindaco di Caggiano Giovanni Caggiano, il consigliere Mario Cavallo del comune di Colliano, il presidente Raffaele Accetta della Comunità Montana del Vallo di Diano e gli zampognari provenienti dall'area dell'Alto Sele e del Vallo di Diano.


l'arte di far suonare il legno



In quest'occasione è stata presentata per la prima volta il progetto: Musei nella Rete: la tradizione zampognara in provincia di Salerno del settore Demoetnoantropologico della Soprintendenza ABAP di SA e AV.