- 2023
Carnevali Storici di Salerno e Avellino - Percorsi di promozione e valorizzazione / 17 febbraio 2023
A cura di Rosa Maria Vitola
Il 17 febbraio 2023, si è svolta, nella Sala “Mario De Cunzo” di Palazzo Ruggi D’Aragona, sede della Soprintendenza, l’interessante manifestazione dal titolo Carnevali Storici di Salerno e Avellino. Percorsi di promozione e valorizzazione a cura del Settore Demoetnoantropologico e Beni Immateriali della Soprintendenza, responsabile dott.ssa Rosa Maria Vitola. E' stata l’occasione per riflettere sull’importanza del Patrimonio culturale immateriale legato al senso di identità e appartenenza delle comunità e al fondamentale ruolo che questo riveste nella trasmissione della memoria alle nuove generazioni, incoraggiando la coesione sociale, il dialogo interculturale , la creatività umana e il rispetto reciproco tra popoli e culture, fondamentale nel mantenimento della diversità culturale di fronte alla crescente globalizzazione. Importanti riflessioni anche sulle molteplici azioni di salvaguardia, di valorizzazione e di promozione poste in essere dall'Istituto Centrale per il Patrimonio Immateriale, dalla Soprintendenza Archeologia Belle Arti e Paesaggio di Salerno e Avellino, le Amministrazioni e le Associazioni locali, l’Università La Sapienza di Roma e l' Università Federico II di Napoli.
Sono intervenuti:
-Raffaella Bonaudo – Soprintendente ABAP di Salerno e Avellino
-Francesco Alfieri – Presidente della Provincia di Salerno
-Girolamo Giaquinto – vice Presidente della Provincia di Avellino
-Francesco Picarone – Consigliere Regionale Campania
-Michele Faiella – Responsabile Ufficio Stampa SABAP SA-AV
-Rosa Maria Vitola – Funzionario Responsabile Settore Demoetnoantropologico e Beni Immateriali SABAP SA-AV
-Fabio Fichera - funzionario demoantropologo dell’ICPI
-Teresa Colletta - docente di storia dell’urbanistica all’Università Federico II di Napoli
-Alessandra Broccolini - docente di antropologia all’Università La Sapienza di Roma
-Paola Apuzza - funzionario storico dell’arte della Soprintendenza ABAP di SA e AV
-Maria Grazia Barone - funzionario per la Promozione e Comunicazione
-Rita Margiotta, SABAP di SA e AV docenti e studenti del Liceo Classico “T.Tasso” di Salerno e del Liceo Statale Regina Margherita di Salerno, fondamentali risorse per la trasmissione della ricchezza di conoscenze e abilità tra generazioni.
-Piermatteo Noce in rappresentanza del carnevale di Trentinara Enrica Palladino
-Eugenio Caiazzo e Barbara Di Maio per il Carnevale di San Mauro Cilento.
Successivamente ai saluti istituzionale e alla presentazione della manifestazione, è stata esposta dal Dott. Fabio Fichera la tappa campana di "Legami intangibili nei paesaggi festivi", la campagna di documentazione fotografica nazionale dell'Istituto Centrale per il Patrimonio Immateriale che vedrà coinvolto il Comune di San Mauro Cilento, la comunità patrimoniale della 'Maschkarata e la fotografa incaricata : Barbara Di Maio. Il progetto è vincitore del bando "Strategia fotografia 2022" promosso dalla Direzione Generale Creatività Contemporanea del Ministero della Cultura.
L’attenta analisi della prof.ssa Teresa Colletta si è focalizzata sui Carnevali storici della Campania, sulla ricchezza e l’antichità delle tradizioni delle festività carnevalizie meridionali e particolarmente campane, confrontandole anche con le differenti esperienze dei carnevali italiani ed europei, in relazione alla loro ritualità storica e principalmente alla loro stretta relazione con gli spazi urbani e alla forte coesione sociale della comunità locale.
L’intervento della prof.ssa Broccolini ha riguardato, attraverso un’indagine storica e antropologica, i percorsi di promozione e di salvaguardia di alcuni dei Carnevali storici irpini, soffermandosi sulla Zeza di Bellizzi Irpino, rappresentata nella manifestazione dal Gruppo folklorico “Zeza di Bellizzi” che ha portato in scena una piccola parte della tradizionale Canzone di Zeza, una vera e propria farsa carnevalesca
Entrambe le relazioni sono il risultato di ricerche svolte nell’ambito del Progetto “Festività storiche dei carnevali della Campania. Gli itinerari urbani dei rituali storici: una proposta di candidatura UNESCO” finanziato dalla Regione Campania, su proposta del Centro Interdipartimentale di Ricerca Urbanistica “Alberto Calza Bini” dell’Università degli Studi di Napoli Federico II.
À MÀSCHKARATA - Il Carnevale Arcaico di San Mauro Cilento / 17 giugno 2023
Il 17 giugno 2023 il Museo vivo della Maschkarata nato nel 2019 , ha riaperto le sua porte al pubblico .
Il Museo, ubicato in alcuni ambienti dello storico Palazzo Ferro e riallestito a cura dell’Associazione Eleousa e del Comittato Popolare di San Mauro, nasce dall’idea di valorizzare e trasmettere un importante patrimonio culturale immateriale del borgo cilentano: l’antico carnevale della Maschkarata.
La Maschkarata racchiude, nella propria essenza, l’identità del suo popolo e i tratti principali della sua storia. Conserva, nei suoi personaggi e nel loro “svolgersi”, un patrimonio di culture, pratiche di lavoro, usi, consuetudini, costumi, stratificazioni sociali che indicano il senso di appartenenza di una comunità ad un territorio.
Si svolge come rappresentazione da “commedia dell’arte” popolare per vie e piazze, con canovaccio, capocomico, attori, maschere, strumentazione tradizionale e coinvolgimento del popolo-pubblico.
Presenti la Soprintendenza Archeologia Belle Arti e Paesaggio di Salerno e Avellino e l'Istituto Centrale per il Patrimonio Immateriale (MiC), che da anni ormai sono vicini alla comunità di San Mauro attraverso attività di salvaguardia e valorizzazione del suo patrimonio culturale.
Sono intervenuti :
Fabio Fichera : funzionario demoantropologo dell’ Istituto Centrale del Patrimonio Immateriale di Roma presso il Ministero delle Cultura,
Rosa Maria Vitola : funzionaria Responsabile del Settore Demoetnoantropologico e Beni Immateriali delle SABAP di Salerno e Avellino
Stefano Pisani : Sindaco di Pollica e Referente per il Ministero delle Cultura e Patrimonio Italiano UNESCO
Giuseppe Cilento : Sindaco di San Mauro Cilento
Il Carnevale
Da epoca immemorabile, nel piccolo comune di San Mauro Cilento (SA) si svolge una ''carnevalata'' a cui partecipa con grande giubilo tutta la popolazione.
La domenica precedente il Carnevale, lo stesso giorno del Carnevale e qualche volta anche nella prima domenica di Quaresima, si svolge la sfilata delle maschere tra i due nuclei abitati collinari che compongono San Mauro, Casal Sottano a quota 460 m. e Casal Soprano a 561 m, con numerose scene che si ripetono ad ogni angolo di strada, tra l'allegria di tutta la popolazione.
I MÀSCKARI
Nel folklore di San Mauro Cilento la carnevalata di tradizione ha il nome ''masckaràta'' e colui che si mette in maschera prende il nome di ''màsckaro''.
UNA TEATRALITÀ DA COMMEDIA DELL'ARTE POPOLARE
Il Carnevale sanmaurese non consiste in una semplice sfilata, ma in una serie di scene che si intrecciano tra di loro e che rimandano alla commedia dell’arte in una versione popolaresca con personaggi stilizzati, che indossano, appunto, maschere e costumi caratteristici e che si esprimono con gesti codificati e stereotipati.
I màsckari incedono baldanzosi, ironici, ammiccanti, sfacciati, chiassosi, ma ben inquadrati in uno schema che impone a ciascuno un posto prefissato. Infatti le maschere durante la sfilata rispondono a una precisa disposizione, rimasta invariata nei secoli. Aprono il corteo i gendarmi, i suonatori di pandolino, chitarra e violino, il turco, il volante, Prucinella con le zite (almeno 10), il sacrestano, il vescovo, il prete, il medico, la cardalana, il farmacista, la morte, il fotografo, l‘ingegnere e il barbiere.
Seguono poi tutti gli altri personaggi: il vecchio, la vecchia, il pescivendolo, le zingare, gli spazzini, 2 pazzi, la fémmena prèna (donna incinta), Quaraiésima (Quaresima), vestita di nero, il monaco da cerca, ed altri, tra i quali non mancano maschere animalesche (la scimmia, il porco), che un avvenimento dell'anno rende oggetto di satira. Il diavolo e i cacciator invece non hanno un posto fisso, girano attorno al corteo.
Il Martedì Grasso entra in scena anche la figura del Cannuluvàro, ovverosia Carnevale. La persona che indossa questa maschera, mangia fin da alcuni giorni prima molti spicchi d'aglio, per impedire che la gente, avvicinandosi, lo riconosca. Disteso su una scala o in una bara, viene portato a spalle da quattro maschere vestite di nero. Eccetto che in qualche occasione, è un pupazzo di paglia che alla fine della sfilata viene bruciato.
Testo tratto dal lavoro di ricerca svolto da Vincenzo Farro nell’ambito del Progetto formativo presso la Soprintendenza ABAP di Salerno e Avellino – settore demoetnoantropologico e beni immateriali, responsabile del settore e tutor aziendale dott.ssa Rosa Maria Vitola.
Bibliografia :
- Osvaldo Marrocco, Il Carnevale dimenticato, 2009.
- Fernando Dentoni Litta, Il Carnevale nel Comune di San Mauro Cilento, 1995.
- Osvaldo Marrocco, Personaggi e gestualità nel Carnevale antico di San Mauro Cilento in (a cura di A. La Greca e A. Baldini) AA.VV., Uno scrigno per l'Unesco. I siti, la cultura immateriale e le aree di interesse comunitario nel Cilento e nel Vallo di Diano. Aspetti storico-antropologici, 2019.